Nuovi colori alla mia vita
Marzo 2008. Mio papà muore di leucemia.
E’ stato lui, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Quel vaso in cui stavo stretta ormai da tempo. Il vaso dei condizionamenti imposti dall’esterno, in cui le voci degli altri hanno sempre avuto il sopravvento sulla mia, fino a quando in un momento non ben definito nel tempo ho smesso di sentirla, la mia voce. O forse non c’era mai stata.
Sono come tu mi vuoi. Cambiavo me stessa a seconda di chi avevo di fronte. Non avevo un’identità. Parlavo con le parole degli altri. Sapevo che non mi appartenevano, ma sapevo anche di non sapere chi fossi, cosa volessi, cosa mi piacesse. Non sapevo niente di me stessa. Sapevo fin troppo perfettamente come avrei dovuto essere e comportarmi per essere amata dagli altri.
Ho dovuto rinunciare a me stessa per avere l’illusione di sentirmi amata. Ma questo non era amore.
Ci ho messo tempo per capirlo.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso mi ha fornito la scusa per avercela con il mondo. Per essere arrabbiata. Per essere viva.
Per essere me.
Mi sono guardata allo specchio e ho capito che se tutti intorno a me avevano qualcosa che non andava, probabilmente quel qualcosa ero io.
E’ stato allora che ho incontrato la bioenergetica.
E’ stato allora che ho capito che nel mio corpo, nei suoi dolori e fastidi c’era tutto quello che gli altri prima e io dopo, non mi avevano autorizzato ad esprimere.
La bioenergetica e la terapia corporea mi hanno salvato. Lavorando sulle tensioni del mio corpo durante le classi e il corso di formazione, ho sciolto i blocchi fisici, che dentro loro conservavano le memorie di quelle emozioni che non potevo e non sapevo esprimere in maniera adeguata. Si è trattato di un percorso lungo e difficile, ma era proprio quello di cui avevo bisogno.
Radicamento.
Respiro, ossigeno, vita.
E ho scoperto una grande verità: nel nostro corpo ci sono tutte le risorse che ci servono. Laddove c’è un dolore, se decidiamo di entrarci con la forza e la volontà di comprendere, con la delicatezza e la dolcezza del perdono, troveremo tutte le risposte di cui abbiamo bisogno e apriremo la porta alla gioia e alla voglia di vivere che esistono naturalmente dentro ognuno di noi.
La nostra corazza si è creata per proteggerci quando non avevamo altri strumenti e potrà sciogliersi solamente quando avremo a disposizione strumenti diversi.
La bioenergetica è proprio questo. Imparare ad ascoltare il proprio corpo per sviluppare un metodo alternativo a quello che abbiamo sempre usato e che forse ora ci sta stretto.
La bioenergetica mi ha riportato in vita e ha dato alla mia esistenza nuovi colori.
Daniela Pilenga
Conduttrice di Classi di Bioenergetica formata presso IPSO – Istituto di Psicologia Somatica di Milano e Operatrice di massaggio bioenergetico dolce a farfalla di Eva Reich formata presso il Centro Studi Eva Reich di Milano.
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