Come superare i conflitti attraverso l’ascolto
La vera scoperta non è vedere nuovi mondi ma cambiare occhi.
Marcel Proust
“Te lo avevo detto!” oppure “Non mi hai voluto dare retta, vedi!?” oppure “Lo sapevo io…“. Hai mai detto o sentito queste affermazioni dal tuo partner?
Col passare del tempo mi sto rendendo conto di quanto sia difficile ascoltare… ascoltare per davvero. Ma perché è così difficile?
Nella quotidianità di consulente familiare, di coppia e aziendale, percepisco quanto sia difficile ascoltarsi. Abbiamo perso, ormai, questa buona abitudine e questa mancanza di ascolto porta ad aumentare la conflittualità e a non capirsi. Il problema più importante è che spesso questi conflitti fanno soffrire sia le persone coinvolte direttamente sia le persone a loro vicine, che a loro volta lo subiscono.
Che cosa fare?
Ricominciamo ad Ascoltare, perché non essere ascoltati è doloroso. L’essere umano ha “fame” di essere ascoltato. Ascoltare è così fondamentale che lo diamo per scontato e pensiamo che basti “sentire” le parole per capire che cosa ci sta comunicando l’altro. E invece NO, non basta sentire quelle parole, fermandoci quindi ad un possibile contenuto. Spesso dietro quelle parole c’è molto altro, c’è il “vero” messaggio che il nostro interlocutore vuole condividere con noi, ma non ce lo dice apertamente, forse per la convinzione che “tanto non capirà”.
Ascoltare significa…
- prestare attenzione all’altro, mettendo da parte se stessi;
- interessarsi all’altro;
- preoccuparsi per l’altro;
- prendere a cuore ciò che ci sta comunicando l’altro;
- legittimarlo;
- riconoscerlo;
- commuoversi, aprirsi alla sua emozione;
- cambiare insieme all’altro.
Ascoltare è come una danza, funziona se si fa in due e prevede un coinvolgimento totale, sia della parte cognitiva sia di quella emotiva. L’ascolto prevede apertura mentale, creatività e volontà.
Come cambierebbero le nostre relazioni quotidiane se praticassimo un ascolto “empatico”? Come cambierebbero le relazioni in famiglia? E al lavoro?
M. P. Nichols in “L’arte di ascoltare” suggerisce che Ascoltare ha due finalità importanti. Da una parte assimilare le informazioni, dall’altra fare da testimone a ciò che l’altro sta esprimendo. “Uscendo momentaneamente dal proprio quadro di riferimento, la persona che ascolta ci riconosce e ci riconferma”, per questo l’ascolto influisce sulle relazioni, sulla nostra autostima e personalità. Forse siamo più abituati al disagio che sentiamo quando non siamo ascoltati, a quel senso di solitudine e di tristezza che poi ci pervade. Abbiamo bisogno di essere ascoltati…
Ascoltare (ed essere ascoltati) è fondamentale soprattutto nel momento in cui stiamo attraversando dei momenti di cambiamento legati anche all’età e allo sviluppo evolutivo che stiamo vivendo. Se ci pensiamo un attimo, noi cambiamo costantemente, in particolare potrebbero cambiano anche i nostri “bisogni”.
- Come può, quindi, una coppia andare d’accordo per tanto tempo? Ascoltandosi.
- Come si fa a capire un adolescente? Ascoltandolo.
- Come si possono prendere delle decisioni con l’ex-partner? Ascoltandosi.
Ascoltare significa…mettere da parte le “armi” (giudizi, pre-giudizi, difese, aspettative…) e sedersi intorno al fuoco. Stare, stare lì, in quel momento, con l’altro.
Grazie per aver “ascoltato”
Dott.ssa Ester Varchetta
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