Tsunami adolescenza: il ruolo della dopamina
Durante l’adolescenza si intensifica l’attività dei circuiti cerebrali che utilizzano la DOPAMINA (DA): un neurotrasmettitore che ha un ruolo fondamentale nel creare la spinta a cercare gratificazioni.
La dopamina ci spinge ad agire verso obiettivi, desideri e bisogni e dà un impulso di rafforzare il piacere quando realizziamo tali risultati.
La ricerca scientifica indica che in questo periodo di vita il livello base di DA è inferiore rispetto a quello caratteristico di altre fasi della vita, mentre il suo rilascio di seguito alle esperienze compiute è maggiore. Questo spiegherebbe il motivo per cui gli adolescenti si sentono “annoiati” a meno che non si dedichino ad attività stimolanti e nuove.
L’aumento di rilascio di DA può dare un forte senso di vitalità e può indurre anche a concentrarsi solo sulle gratificazioni positive che considerano certe, prestando minore attenzione e dando meno importanza ai potenziali rischi ed effetti negativi.
Quali conseguenze?
- Aumento dell’impulsività
- Vulnerabilità alle dipendenze
- Iper razionalità
AUMENTO DELL’IMPULSIVITÀ
Con aumento dell’impulsività si intende la tendenza ad attuare comportamenti senza un’ “attenta riflessione”. Questo impedisce di prendere in considerazione altre possibilità oltre all’impulso incessante innescato dalla DA. Il rischio è quello di vivere la propria vita con il piede perennemente premuto sull’acceleratore, dimenticandosi del pedale del freno.
La buona notizia è che questi impulsi possono essere tenuti a freno grazie all’intervento di particolari fibre nervose nella parte superiore del cervello in grado di creare uno spazio mentale tra impulso e azione. Proprio durante l’adolescenza queste fibre regolative cominciano a svilupparsi per controbilanciare il sistema della gratificazione. Si parla di controllo cognitivo che prevede la mobilitazione del lobo prefrontale.
VULNERABILITÀ ALLE DIPENDENZE
Tutti i comportamenti e le sostanze capaci di creare dipendenza comportano il rilascio di DA. Per esempio l’alcol favorisce il rilascio di DA fino a livelli difficili da gestire e questo può far provare il bisogno irresistibile di assumere nuovamente una sostanza alcolica. Quando l’effetto dell’alcol finisce il livello di DA crolla e a quel punto siamo spinti ad assumere di nuovo quella sostanza. Anche gli alimenti con un elevato indice glicemico possono indurre un veloce incremento dei livelli di DA. Nei Paesi occidentali sembra proprio che la dipendenza da cibi molto calorici con basso valore nutritivo sia all’origine dell’epidemia di obesità adolescenziale.
Il livello di base della DA in adolescenza è basso e questo li porta a sentirsi annoiati; poiché le sostanze aumentano il rilascio di DA, possono essere particolarmente ambite per uscire da questo stato ALCOL- COCAINA- ANFETAMINE – BARBITURICI – EROINA (da qualche tempo, a questo elenco, si aggiungono anche gli ENERGY DRINK).
L’assunzione di una di queste sostanze porta all’attivazione di un gene collegato ai circuiti cerebrali della motivazione legati alla dopamina. Dopo che questo gene si attiva, il circuito della dopamina «si fissa» su quella sostanza che diventa l’oggetto privilegiato di attenzione, pensieri, energie e azioni.
La scarica di DA non avviene solo quando la sostanza viene assunta ma anche quando si pianifica di farlo, si pensa ad essa, si è in compagnia di persone con cui la si è assunta in passato, ci si trova negli ambienti in cui è avvenuta l’assunzione o quando ci si prepara a farlo.
IPER-RAZIONALITÀ
Si tratta di un modo di pensare concreto, prendendo le cose alla lettera: si analizzano i singoli dati di fatto di una situazione senza considerarla nel suo complesso perdendo quindi di vista il contesto generale. Si da quindi più importanza ai vantaggi calcolati di un comportamento che non ai suoi potenziali rischi. La ricerca ha dimostrato infatti come l’adolescente sia pienamente consapevole dei rischi e possa anche sovrastimare la potenzialità degli eventi negativi: il punto è che si da più peso agli eccitanti benefici potenziali delle azioni.
Non vi è quindi mancanza di riflessione ma si da più importanza al risultato positivo e meno alle conseguenze negative: i pro, a livello cerebrale, pesano più dei contro!
PERCORSI PSICOLOGICI CLINICI
Un percorso psicologico-clinico di sostegno, integrato con la condivisione di strumenti, può essere un modo per prevenire l’impulsività e la difficoltà ad autoregolarsi dei ragazzi, trovando così delle strategie funzionali per far fronte ai cambianti e alle difficoltà della vita. L’approccio del “La Tartaruga – SPAZIO CRESCITA PERSONALE” fa leva su studi/esperienza clinica ed educativa trauma-informed.
Bibliografia
M. Linehan, Una vita degna di essere vissuta, Raffaele Cortina Editore
M. Linhean, M., Trattamento cognitivo comportamentale del disturbo borderline, Raffaello Cortina Editore
Master “Il trauma in età evolutiva”, Istituto Beck