Vai male a scuola, sei stupido ?!?
“Vai male a scuola, sei stupido” o “Hai le capacità ma non ti applichi”.
Tutti giudizi e pre-giudizi che favoriscono nello studente demotivazione, sfiducia in se stesso e poca convinzione di autoefficacia., oltre che poca autostima.
Cosa fare? Lavorare sul metodo e sull’approccio allo studio!
Come fare? E’ semplice e complesso allo stesso tempo…
Avete mai sentito la celebre frase “la mappa non è il territorio”? Korzybzy con questa affermazione voleva spiegarci che la mappa della realtà, ciò che noi esperiamo attraverso i sensi, non è il territorio. Ognuno di noi attraverso l’esperienza e la sua elaborazione, si costruisce delle rappresentazioni che poi divengono “realtà”. Leggiamo e interpretiamo la realtà in modi diversi. Inoltre, ognuno di noi ha un modo differente di percepire la realtà. La PNL (Programmazione Neuro Linguistica) distingue tre canali, tre modalità preferenziali di elaborazione delle informazioni. In effetti, se ci pensiamo, ci sono persone che preferiscono rilassarsi guardando un film o di contro giocano ai videogames, facendo una lunga passeggiata o sfogandosi in palestra, suonando il violino o ascoltando della musica rock…
Perché queste modalità così diverse? In qualche modo ogni persona, a causa del proprio patrimonio genetico, dell’educazione ricevuta e dalle esperienze di vita, sviluppa un canale preferenziale attraverso cui percepiamo ed elaboriamo la realtà.
Alcune persone hanno una preferenza per gli stimoli visivi, ad esempio le immagini, sono i così detti Visivi. Altri, invece, hanno una preferenza per i suoni, le parole e i rumori, in questo caso si tratta di Auditivi. Infine, ci sono persone che hanno più facilità a riconoscere ed elaborare informazioni che derivano da esperienze di tipo sensoriale, gustative, olfattive e tattili. Questo è il caso dei Cinestesici.
Ma che c’entra tutto questo con lo studio e l’apprendimento? C’entra perché se io sono Visivo, per studiare ho bisogno di raccogliere, di percepire ed elaborare le informazioni prevalentemente attraverso stimoli visivi, ad esempio, anche attraverso le immagini. Se sono Auditivo (beh…siete fortunati, il sistema scolastico si basa soprattutto su questo sistema di rappresentazione) ricordo molto bene, ad esempio, le spiegazioni dell’insegnate, senza quasi studiare. Se sono Cinestesico, ho bisogno di “fare” qualcosa per ricordare e apprendere.
Considerato che il 40% delle persone sono Visive, 40% Cinestesiche e solo 20% Uditive, significa che la popolazione è variegata ed ognuno di noi ha un suo modo di percepire la realtà, quindi di approcciarsi allo studio. Ogni sistema di rappresentazione è una risorsa che possiamo coltivare attraverso delle tecniche specifiche. Ad ogni modo, il primo passo per studiare con più efficacia è prendere consapevolezza di qual è il sistema di rappresentazione privilegiato e successivamente trovare le tecniche adeguate per “sfruttare” tale risorsa, favorendo anche lo sviluppo degli altri canali così da poter, col tempo, acquisire maggiori abilità di apprendimento.
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A volte basta davvero poco, anche noi ci siamo passati, non importa l’età!
Dott.ssa Ester Varchetta
Doc. in Psicologia Clinica e in Scienze dell’Educazione come Esperta dei Processi Formativi
Instructional Designer, Caoch, Counselor Analista Transazionale Relazionale