Emozioni e reazioni: che cos’è un disturbo emotivo?
In generale si può parlare di disturbi emotivi quando le emozioni sono così travolgenti da ostacolare il proseguo della vita e delle attività quotidiane. Ogni essere umano ha un proprio modo di vivere le emozioni; in psicologia sono state identificate tre macro caratteristiche che ritroviamo in chi soffre di un disturbo emotivo: frequenti emozioni intense, reazioni negative alle emozioni ed evitamento delle emozioni.
Andiamo nel dettaglio:
- Frequenti emozioni intense: ci sono persone che tendono a sentire le emozioni in modo più intenso, altre meno, o in modo più frequente. Da cosa dipende? Spesso dipende da come pensiamo e reagiamo a quelle emozioni. A volte il nostro modo di reagire alle emozioni può portare ad aumentarne l’intensità.
- Reazioni negative alle emozioni: le persone con un disturbo emotivo tendono a leggere e a vivere le emozioni in modo negativo, criticandole e svalutandole facendo leva su convinzioni “apprese”, ad esempio: “Non dovrei sentirmi in questo modo”; “Sicuramente quello che sento mi danneggerà”; “Avere paura è da deboli”.
Alcuni associano una sensazione fisica ad una emozione, come ad esempio il battito cardiaco accelerato, la sudorazione o il mal di stomaco. Altri non si concedono di provare delle emozioni positive: “tanto poi finirà” o “sicuramente è una fregatura”.
- Evitamento delle emozioni: nel momento in cui valutiamo le nostre emozioni in modo negativo, cercheremo di evitarle e/o di evitare quelle situazioni che potrebbero suscitarle. Ma la strategia dell’”evitamento” non sempre funziona. Cercare attivamente quelle situazioni o attività che potrebbero favorire delle emozioni può farti sentire meglio nel breve termine, generalmente però si proveranno delle emozioni più frequenti ed intense nel lungo termine.
Le emozioni esistono e sono importantissime per la nostra sopravvivenza e per costruire delle relazione “sane” e significative. Pertanto…
- Di fronte all’incertezza, è normale avere paura!
- In caso di soddisfazione, è normale provare gioia!
- Di fronte ad un ostacolo, è normale arrabbiarsi!
- In caso di perdita o separazione, è normale sentire tristezza!
Quando la modalità di esprimere le emozioni diventa “sproporzionata” si creano dei problemi nei rapporti interpersonali (oltre che per se stessi) e non riusciamo a risolvere il problema che ci affligge.
Quando le risposte e/o le reazioni emotive sono funzionali o adattive?
- PAURA -> LA RISPOSTA GIUSTA È LA PROTEZIONE
Cercare protezione quando si ha paura, dare protezione quando chi ci sta vicino ha paura.
- GIOIA -> LA RISPOSTA GIUSTA È IL MANTENIMENTO E/O LA CONDIVISIONE
Esprimere, mantenere e condividere la propria gioia oppure condividere la gioia dell’altro validandola e riconoscendola.
- COLLERA -> LA RISPOSTA GIUSTA È IL CAMBIAMENTO
Cambiare ciò che provoca collera oppure aiutare a cambiare l’oggetto della collera dell’altro.
- TRISTEZZA -> LA RISPOSTA GIUSTA È IL CONFORTO
Cercare conforto oppure dare conforto a chi è triste.
Quando le risposte emotive non sono adattive, quindi “disfunzionali”?
Le risposte emotive non sono adattive quando:
- La paura diventa paralisi o panico
- La gioia diventa sfrenata, senza limite
- La collera diventa violenza
- La tristezza diventa depressione
Può capitare a tutti di tanto in tanto di reagire in modo “sproporzionato” ma se diventa un’abitudine, tanto da sembrare quasi reazioni automatiche, il danno a se stessi e al clima dei rapporti interpersonali può essere grave. Si fa male a se stessi e agli altri e si creano condizioni di malessere e frustrazione nei rapporti sociali.
Che cosa possiamo fare? Allenarci a cambiare il nostro modo di reagire alle situazioni diventando consapevoli di ciò che c’è dentro e fuori da noi, acquisendo abilità di mindfulness, aumentando la capacità di autoregolarsi al fine di fronteggiare e tollerare efficacemente le diverse situazioni della vita.
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