Alcol come sedativo emotivo
I disturbi correlati alla dipendenza da sostanze affliggono milioni di persone in tutto il mondo. L’alcol occupa il secondo posto rispetto alle sostanze più frequenti, dopo la nicotina e prima di marijuana, cocaina, eroina, antidolorifici e le così dette droghe “da designer” come le meta-amfetamine.
Perché alcune persone fanno utilizzo di queste sostanze e in particolare l’alcol?
Dal punto di vista psicodinamico, la dipendenza da uso di alcol, o altre sostanze, viene interpretata come una forma di autoterapia per la disforia (alterazioni dell’umore o umore depresso). L’alcol diventa in molti casi una strategia difensiva rispetto a uno stato di sofferenza che, attraverso il processo anestetizzante, viene alleviato temporaneamente. Le sostanze aiutano le persone che ne fanno uso a tollerare sentimenti intollerabili.
L’alcol, come le benzodiazepine e i barbiturici, viene considerato un sedativo. A basse dosi l’alcol può aiutare a superare sentimenti di isolamento e favorire una sensazione di vicinanza e calore: “Posso sentirmi come gli altri… posso far parte della razza umana”. A dosi più elevate questa sostanza fa emergere sentimenti negativi, non voluti, che portano l’isolamento sociale.
Dipendenza da alcol ed emozioni
Spesso la dipendenza da alcol, così come da altre sostanze, può celare un disturbo di personalità o comunque difficoltà a gestire le emozioni. In particolare, le persone inclini all’uso di sostanze fanno esperienze della vita emotiva con le seguenti modalità:
- Sentimenti di noia e depressione, di autosvalutazione, alternati a sentimenti di richiesta continua di vicinanza
- Sentimenti intensi di rabbia o irritazione possono peggiorare o esplodere. Tali sentimenti possono essere associati ad agitazione o alla sensazione di andare in pezzi
- Dipendenza fisica e bisogno di non essere privati della sostanza
- I sentimenti sopiti dalla sostanza ritornano e divengono più intensi e intollerabili quando il suo utilizzo viene interrotto bruscamente.
Dipendenza da alcol e convinzioni
La modalità di pensare di chi fa uso di sostanze è, per lo più, la razionalizzazione e la negazione che servono per sostenere la dipendenza. Ad esempio, una tipica affermazione può essere: “Io non bevo così tanto quanto beveva mio padre. Lui era un vero ubriacone”. Spesso tali convinzioni vengono contraddette da affermazioni del tipo “Posso smettere quando voglio!”.
Cosa fare?
Molti studi affermano che un approccio psicodinamico può ridurre la sofferenza emotiva. Pertanto è importante aiutare la persona a comprendere che è il dolore emotivo la causa dell’abuso di sostanze e che, per ridurre la dipendenza dall’alcol, o da altre sostanze, è necessario che restino in contatto con la loro sofferenza emotiva, lavorando sulle cause che la producono.
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